Alopecia iatrogena

Per calvizie iatrogena si intendono le calvizie od i diradamenti insorti in conseguenza o in stretta relazione temporale con una cura prescritta per il trattamento di una malattia.
Il caso classico è quello della perdita di capelli in seguito ad una terapia antitumorale radiante o con farmaci citostatici. Ma in effetti sono molti i farmaci che possono indurre un'alopecia od un diradamento, in molti casi transitorio.
L'alopecia, non cicatriziale, indotta da farmaci può essere di tipo telogen o di tipo anagen.
- Telogen effluvium: si tratta di una caduta copiosa, imprevedibile, che pare inarrestabile e promuove una forte crisi di identità nel soggetto che ne è colpito. Il telogen effluvium è dovuto ad una accelerata maturazione del follicolo verso le fasi catagen-telogen che provoca il distacco del capello nel giro di 90-100 giorni. Le condizioni necessarie perché si verifichi questo fenomeno sono essenzialmente due: che l'azione del farmaco non sia tale da arrestare completamente la mitosi della matrice, nel qual caso il capello cadrebbe come pelo distrofico, e che allo stesso tempo si verifichi una sincronizzazione di un gran numero di capelli nella stessa fase del ciclo. I farmaci più a rischio sono alcuni beta bloccanti (propranolo, metoprololo), gli anticoagulanti come l'eparina e i dicumarinici, alcuni citostatici.
- Anagen Effluvium: compare rapidamente, in media dopo 10 giorni dall'assunzione del farmaco. Quest'ultimo blocca i processi metabolici e mitotici dei capelli in fase anagen, impedendone la maturazione. Numerosi i farmaci potenzialmente responsabili: ipolipemizzanti (clofibrato), citostatici, farmaci del SNC (sistema nervoso centrale), vitsmina A ad alte dosi e molti altri che inseriamo, per completezza di informazione, nella tabella successiva.
Farmaci che possono determinare una alopecia iatrogenica
Anticoagulanti
ACE - inibitori
Antielmintici
Antigottosi
Antimalarici
Antineoplastici
|
Antireumatici
Farmaci per la tiroide
Ipoglicemizzanti
Ormoni
Altri
|